giovedì 20 aprile 2017

Ruba i numeri per fare la coda alla Asl e pretende un euro: arrestato "saltacoda" abusivo



Ruba i numeri per fare la coda alla Asl e pretende un euro: arrestato "saltacoda" abusivo

TORINO - E' arrivato un'ora prima dell'apertura e, primo nella coda, ha preso tutti i numeri disponibili pretendendo un euro per assegnarli a chi si trovava dopo di lui.
Come ricorda Torino Today l'episodio, che ricorda quello del film di Totò 'Siamo uomini o caporali?', è avvenuto nel pomeriggio di martedì 11 aprile 2017 nel centro prenotazioni dell'Asl To2 in via Le Chiuse 66 e si è concluso con l'arresto del protagonista, un 69enne italiano residente in città.
L'uomo, infatti, era anche evaso dagli arresti domiciliari e deve rispondere di evasione oltre che di truffa. L'arresto è stato eseguito dalle volanti della polizia, chiamate dalla gente imbufalita per quanto stava accadendo.

mercoledì 19 aprile 2017

Lite furiosa al mercato rionale a Milano: si prendono a pesci in faccia



Lite furiosa al mercato rionale a Milano: si prendono a pesci in faccia

Lite al mercato rionale di via Osoppo (a Milano) nella mattinata di giovedì 13 aprile. Tutto per colpa di un pesce acquistato da una donna che, a casa, si è accorta (a suo dire) che non era fresco, così è tornata, intorno a mezzogiorno e un quarto, al mercato per farsi ridare i soldi.
E qui le versioni della donna e del pescivendolo divergono. Lei sostiene che, in risposta, quello le avrebbe lanciato un pesce colpendola al volto. Lui ribatte di avere chiesto alla cliente di esibire lo scontrino e quella le avrebbe lanciato addosso il pesce ritenuto non fresco.
Sul posto è intervenuta la polizia, allertata dai passanti. Gli agenti hanno identificato entrambi: il venditore di pesce è un italiano di 27 anni, la cliente una ecuadoregna di 50 anni che ha rimediato una denuncia per avere inizialmente fornito false generalità ai poliziotti.

martedì 18 aprile 2017

"Ha cercato di fare sesso con la sua moto": giovane nei guai


"Ha cercato di fare sesso con la sua moto": giovane nei guai


È accusato di aver fatto sesso con una moto: molto imbarazzante.
Lui si è presentato davanti al giudice e ha negato tutto: "Ero ubriaco e ho avuto una discussione con dei senzatetto, poi alcuni di loro mi hanno spinto contro la moto".
Per Kevin C., 33 anni, sono comunque giorni difficili, la sua storia è su tutti i tabloid britannici.
Succede tutto a  Canterbury, Kent. Secondo alcuni testimoni si è spogliato in strada e ha mimato a lungo un rapporto sessuale con una Suzuki di colore blu.
Accuse bizzare, e l'uomo dovrà tornare presto in tribunale perché è coinvolto anche in un altro processo per stalking e minacce nei confronti di una ex fidanzata, scrive Metro.

giovedì 13 aprile 2017

Dybala: «E' grazie a Tevez se sono alla Juventus»


E' stata la settimana che ha incoronato Paulo Dybala. La doppietta al Barcellona gli ha consegnato le chiavi della Juventus e un rinnovo di contratto milionario fino al 2022. L'attaccante argentino ha raccontato a "Olé" alcuni retroscena della trattativa che lo ha portato a preferire i bianconeri ad altre pretendenti: «Quando mi dissero per la prima volta che la Juventus era interessata a me, non ci ho pensato un attimo a dire sì. Tevez per me è un idolo. Mi chiamò dicendo che sapeva che la Juve mi stava per comprare e che lui mi voleva. La prima cosa che gli chiesi fu: "Carlos, ma tu rimani?". Perché dicevano che io avrei dovuto colmare il vuoto che avrebbe lasciato lui, ma io desideravo giocare con lui. Carlitos mi disse che non sapeva ancora cosa sarebbe successo. Così io scelsi lo stesso di andare alla Juventus. Alla fine ciò che si diceva era vero: avrei dovuto prendere il suo posto, mentre lui andò al Boca»

mercoledì 12 aprile 2017

Segni degli zingari sui citofoni: leggenda metropolitana o fondo di verità?




Avete mai sentito parlare dei segni degli zingari sui citofoni? Si tratta solo di una leggenda metropolitana o c’è anche un fondo di verità? La questione non è nuova, dato che se ne discute già da almeno una decina d’anni, ma è tornata particolarmente in voga negli ultimi tempi. Secondo quella che è diventata una convinzione comune, i ‘topi d’appartamento’ (siano essi rom o meno) farebbero uso di un vero e proprio codice tra di loro, per mettere a segno dei colpi perfetti. Il codice fungerebbe in sostanza da mezzo di comunicazione, che fornisca agli interessati tutte le indicazioni utili del caso. Basta una piccola croce a contrassegnare l’obiettivo ideale, mentre un cerchietto equivale a ‘girare a largo’.

Il codice di simboli risalirebbe addirittura al 1997, quando un documento contenente i vari simboli finì nelle mani delle forze dell’ordine. Da allora la faccenda è stata ciclicamente portata all’attenzione dell’opinione pubblica, soprattutto per dar modo ai cittadini di tutelarsi. Giornali e televisioni si sono occupate degli strani segni sui citofoni, divenuti oggetto anche di un servizio de Le Iene ad opera di Matteo Viviani. Quest’ultimo ha effettuato una ricerca in prima persona, per testare con mano la veridicità della tesi: recatosi in un quartiere milanese, l’inviato ha effettivamente trovato delle corrispondenze tra i simboli disegnati sui citofoni e gli appartamenti a cui rimandavano. Un piccolo segno basta a indicare se quella determinata casa è disabitata, se ci vive una donna sola, se la famiglia possiede un cane, se l’appartamento è munito di antifurto o addirittura se nello stabile risiede un poliziotto in pensione. Alcune lettere particolari, inoltre, suggeriscono ai compari ladri se è preferibile agire la mattina, il pomeriggio o nei weekend. I ladri sarebbero pertanto attrezzatissimi, segnalando addirittura le case ‘intoccabili’, in quanto abitate da persone amiche.
Come già detto, l’inviato de Le Iene ha avuto dei riscontri effettivi, il che porta ad escludere che si tratti unicamente di una leggenda metropolitana. 
Tuttavia, bisogna considerare il fatto che tale simbologia è in circolazione da moltissimo tempo, per cui il codice segreto ormai non è più tanto tale. Nel dubbio, comunque, controllate sempre il vostro citofono e, nel caso doveste riscontrare un disegnino anomalo, provvedete immediatamente a rimuoverlo. La prudenza non è mai troppa!

Per 150€ potete pulire la cacca degli orsi polari



Un parco acquatico cinese ha avuto una curiosa idea per permettere ai visitatori di imparare qualcosa di più sugli animali e al tempo stesso guadagnare qualcosa. Per l’equivalente di circa 150 euro potete pulire le gabbie degli animali e preparare loro da mangiare.


Un modo originale di conoscere meglio gli animali



L’insolito servizio è offerto dal Wuhan Haichang Ocean Park, allo scopo di fare sì che le persone possano interessarsi di più agli animali, e avvicinarsi a loro. La “pulizia per turisti” è effettuata solo una volta alla settimana, mentre tutti gli altri giorni a prendersi cura degli animali sono esclusivamente i professionisti.
Il parco acquatico assicura che l’idea ha lo scopo di diffondere la conoscenza degli animali e la scienza in generale, e non di fare cassa: “Non vogliamo troppi partecipanti, perché disturberebbe gli animali”spiega un portavoce. Prima di potersi avvicinare alle gabbie degli animali, ai partecipanti viene fatto un rapido corso per istruirli su cosa fare e non fare in loro presenza, e ne viene verificata la salute fisica per evitare che possano contagiare gli animali.



Pulire la cacca costa caro



Il servizio è stato lanciato lo scorso primo di aprile, e la cosa aveva immediatamente fatto pensare quasi tutti ad uno scherzo, ma la cosa è del tutto seria, e ci sono molti che si sono messi in coda per poter provare a interagire da così vicino con animali come gli orsi polari, nonostante il costo non esattamente popolare: per inquadrare meglio quello che i partecipanti sborsano, basti pensare che si tratta di una cifra appena sotto i 1.000 yuan, quando lo stipendio medio è intorno ai 5.000 yuan mensili.
Costa un bel po’ annusare cacca, ma è piuttosto divertente. Non avrei mai immaginato un contatto così ravvicinato con questi rari orsi polari. Il mio selfie con loro ha avuto già 60 like su wechat, e ho imparato moltissimo sulla cura degli orsi polari”, commenta un ragazzo che ha pagato per questa insolita esperienza.

martedì 11 aprile 2017

Espulsi tre stranieri perchè ”socialmente pericolosi”


Espulsi dall’Italia sette stranieri ritenuti “socialmente pericolosi”, durante un’operazione che ha visto collaborare polizia e carabinieri della provincia di Perugia.



I giovani, di nazionalità marocchina, tunisina e albanese, sono stati condotti alla frontiera dall’ufficio immigrazione della questura.Si tratta di soggetti di età compresa tra i 19 e i 25 anni, già segnalati per i loro “comportamenti penalmente rilevanti” dalle compagnie di Gubbio e Città della Pieve.
La vicenda rappresenta un tentativo di fare prevenzione dato che i tre erano muniti di regolari documenti di soggiorno; purtroppo il loro comportamento è stato l’unico tallone d’Achille.


Il questore Francesco Messina spiega che “questo significa fare prevenzione”. “Si tratta di uno strumento perfino più efficace delle denunce e degli arresti – sottolinea il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Paolo Piccinelli -, in quanto consente l’allontanamento fisico di soggetti che hanno tenuto condotte di vita non consone”.

Arrestato direttore provinciale dellʼAgenzia delle Entrate: stava prendendo una tangente


Walter Pardini, direttore provinciale dell'Agenzia delle Entrate di Genova, è stato arrestato dalla guardia di finanza mentre prendeva una tangente. E' accusato di corruzione. L'inchiesta è stata coordinata dal procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati. Gli agenti hanno effettuato una serie di perquisizioni nel suo ufficio. In manette anche altre tre persone, delegati di una società di Napoli trasferitasi in Liguria: stavano consegnando una busta a Pardini con 7.500 euro.

Le indagini sono partite dopo il trasferimento della sede della società da Napoli a Genova senza alcun apparente motivo. L'azienda aveva un contenzioso fiscale con le Entrate in Campania e, secondo gli investigatori, il cambio di sede sarebbe legato alle promesse ottenute da Pardini per un suo intervento sulla pratica in cambio di soldi. I finanzieri hanno aspettato il momento della consegna dei soldi e hanno fatto scattare l'arresto. Secondo gli investigatori, non sarebbe stata la prima volta che Pardini, che è stato sospeso dall'incarico, intascava soldi.

LA PROF FA SESSO CON TRE ALUNNI 16ENNI VERGINI: RISCHIA 15 ANNI DI GALERA



Insegnante sposata e madre di un bambino, è stata accusata per aver fatto sesso con tre dei suoi studenti, tutti e tre minorenni. Ashley Parkins Pruitt, 30 anni, è stata accusata di abusi sessuali nei confronti di tre minori e di aver inviato loro materiale pornografico.


La donna, originaria dell'Alabama, negli Usa, rischia una condanna fino a 15 anni di carcere e anche una salata multa, come riporta anche il Daily Mail.

I fatti risalgono al 2014, quando la donna avrebbe intrattenuto dei rapporti sessuali con tre dei suoi studenti, tutti e tre 16enni. A denunciare l'accaduto sarebbero statu proprio i suoi alunni che hanno raccontato ai loro compagni quanto accadeva con la loro insegnante di educazione fisica. Uno di loro ha dichiarato di aver ricevuto solo sesso orale dalla donna e un'altro ha ammesso di non aver mai fatto sesso prima di incontrare la professoressa.
 
Tutte le vittime sono state sottoposte a un controllo dagli psicologi, ma pur non avendo riportato traumi la situazione della Pruitt non migliora e le accuse restano.

fonte: www.leggo.it

Asilo, un bimbo colpito da scabbia e la Usl scrive ai genitori: "Ecco cosa fare"



Il colpevole è un acaro grande come uno spillo: si va a piazzare sotto la pelle, preferibilmente dei bambini ma non solo, e lì attecchisce. Provocando prurito e a volte dolore. La scabbia. Una di quelle infestazioni della pelle che pensi sempre siano state debellate e che di tanto in tanto tornano a galla. L’ultimo caso proprio in questi giorni, a San Leo, nella scuola dell’infanzia.
L’allarme è partito subito e la Usl ha adottato il metodo più rodato: ha scritto direttamente non solo alla scuola, ma anche ai genitori. Motivo? Semplice. Indicare le cose più giuste da fare. Non drammatizzare. E soprattutto sgomberare il terreno dai tanti pregiudizi che questa infezione da sempre si porta con sè.
 A San Leo a memoria è una novità, ma non lo è certo in provincia di Arezzo. Un caso diversi anni fa c’era stato a Bibbiena. Mentre alcuni episodi a ripetizione si erano verificati in Validano. Sfociò addirittura in uno sciopero, per contestarne le possibili cause. Ricetta? Intanto non c’è da fare alcuna profilassi. In pratica la terapia è riservata a coloro che dovessero contrarla. Quindi l’invito dell’igiene pubblica alle famiglie e alla scuola è molto semplice: seguite i bambini per verificare che non ne siano colpiti.
E a quel punto rivolgersi subito ad un pediatra e se la malattia venisse confermata poi controllare anche i familiari. E partire con la terapia, abbastanza semplice. Solo qualche misura in più è chiesta alla scuola: trattare a vapore, quindi a 100 gradi, poltrone e tappeti in tessuto, pulire in modo meticoloso i giochi. E passare in lavatrice sacchi, lenzuolini, cuscini e quanto viene usato per il riposo dei piccoli.
fonte :www.msn.com

Scontro con piccione per le montagne russe più veloci d’Europa


Disavventura per uno dei primi passeggeri delle montagne russe più veloci d’Europa, inaugurate da poco in Spagna: durante il percorso infatti è stato colpito da un piccione.

Il video dell’incidente è stato girato il giorno dell’inaugrazione di Ferrari Land, terzo parco divertimenti di Salou, in Catalogna, assieme a PortAvenutra Wolrld e Caribe Aquatic Park. Nel filmato, si vede un passeggero entusiasta ritrovarsi apparentemente confuso quando si rende conto che qualcosa lo ha colpito.
L’uomo sembra non aver chiaro cosa sia successo, finché non allunga la mano verso il collo e allontana il piccione, con un espressione di disgusto, prima di riprendere a godersi la corsa.
Non è nota la sorte del piccione: l’impatto sembra essere stato piuttosto violento, anche se in quel punto non si tocca la massima velocità.

Un nuovo parco divertimenti dedicato alla Ferrari

Red Force, questo il nome dell’attrazione dove si è verificato l’incidente, sono le montagne russe più alte e più veloci d’Europa, con 112 metri di altezza e 180 km/h di velocità massima. Il record di montagne russe più veloci del mondo è sempre di un parco Ferrari, ma di quello di Dubai, dove si tocca una velocità di ben 240 km/h.
La realizzazione del parco a tema Ferrari in Catalogna ha richiesto oltre 100 milioni di euro di investimenti, per arrivare all’inaugurazione lo scorso 7 aprile, con una cerimonia che ha visto la partecipazione anche di Piero Ferrari.



Kepurp, il kebab di Napoli




Nella genialità della cucina italiana e degli chef che continuano ad inventare e creare nuove associazioni di sapori e nuovi piatti da gustare, un cuoco legato al mondo del calcio partenopeo si è ispirato al tipico piatto da passeggio turco, il kebab, per farne una versione decisamente più fresca, dietetica ed anche più legata alla tradizione napoletana con del pesce, il polpo. 

È bastata semplicemente l'idea di dargli una nuova forma, senta togliere nulla o aggiungere al sapore tipico dell'insalata di polpo. 
Graziosa anche l'idea del nome preso dal dialetto e rivisitato: 'o purp' è il nome del polpo in napoletano. 
Una vera internazionalizzazione di cibo e di gusto.

Lo chef
Ad inventare il “kepurp” invece di “kebab” è stato Ciro Salatiello, cuoco ufficiale del Napoli Calcio e noto chef partenopeo che cucina per molti sportivi non solo calcistici ed anche tanti altri vip che amano i piatti della tradizione del Sud e soprattutto partenopea. 

L'idea
Questa sua idea, racconta nel suo ultimo libro di ricette e di vita personale, è nata grazie alle sue figlie che trasferitesi a Londra, in una delle sue visite nella capitale britannica, avevano chiesto un piatto pratico, da potersi portare a scuola oppure in una delle gite nei diversi parchi della metropoli. Ispirandosi così alla tradizione dello street food e vedendo molti chioschi di kebap, ha portato invece il pesce come piatto da “strada”.


Come è fatto
In base alle indicazioni dello chef, servono almeno 25kg di polpo da fare lessare come per una normale insalata, viene poi tagliato a pezzi, condito con poco olio e prezzemolo e poi viene un po' gelatinato (l'uso della gelatina serve per meglio compattare la materia prima) e schiacciato in un contenitore di forma cilindrica, per ricordare la stessa forma del kebap. Deve essere pote tenuto in frigorifero per almeno 20 ore prima di essere estratto, tagliato alistarelle come quello “originale” ed inserito in un panino tradizionale, del pane arabo o similarmente in una specie di piadina per poi essere mangiato tranquillamente anche per la strada.



Il cibo e la sua versatilità
Questo è un esempio di come un piatto può essere rivoluzionato ed impiegato in altro modo. Da una preparazione arffinata ed elegante che può essere di una ottima insalata di polpo da presentare ad una cena di gala o ad un pranzo celebrativo, sino ad arrivare a questo impiego da street food, quasi diventando un piatto simil povero, che poi non è. L'importanza è sempre la qualità delle materie prime, ovviamente la presentazione e la forma rendono poi la pietanza bella da vedere o pratica, ma è con la base che si crea un piatto importante.

fornte : www.amando.it sara

La Lasagna alle erbe



Un primo dal gusto unico, in cui un sottile strato di gustosa pasta abbraccia con delicatezza le erbe più sane e genuine

Ricetta per la salsa per le lasagne alle erbe


1) Per preparare la ricetta lasagne alle erbe separa le coste delle bietole dalle foglie e taglia queste ultime a listarelle, insieme con il crescione e la borragine. Cuocile in una pentola con 1 dito d'acqua per 3-4 minuti, falle raffreddare, strizzale e tritale.
2) Cuoci le coste bianche per comporre le lasagne alle erbe in acqua bollente salata, a cui avrai aggiunto la farina e il succo del limone, per circa 20 minuti.
3) Pulisci i porri, tagliali prima in 3 pezzi, poi a metà nel senso della lunghezza e cuocili in una padella con 30 g di burro per 4-5 minuti. Unisci le coste, 1 presa di sale e 1 grattugiata di noce moscata e lascia insaporire.

Come preparare la salsa per la lasagna alle erbe 

1) Frulla nel mixer la ricotta con il latte, 1/2 parmigiano, 1 presa di sale e l'uovo; unisci le erbe e amalgama gli ingredienti. Ritaglia la pasta delle lasagne in sfoglie della misura della pirofila che intendi usare, scottale in acqua bollente salata e sistemale nella pirofila imburrata, alternale a strati di ripieno alle erbe e alle coste e porri. Termina con la pasta, il formaggio rimasto e fiocchetti di burro; inforna a 180° per 15-20 minuti. Servi le lasagne alle erbe. 
 Ingredienti 

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